Come funzionano i motori di ricerca

Come funzionano i motori di ricerca

 

Il web non è più la frontiera del futuro, ma è una realtà presente molto vivace: non c’è azienda, ente amministrativo, attività privata o semplici blogger che non abbiano un sito in rete. Ma non basta avere un sito per essere “presenti” nel web, occorre che il sito sia ottimizzato e indicizzato affinché compaia nei motori di ricerca (google, yahoo, bing …) e risulti nelle prime pagine dei risultati di ricerca. Ma come si fa a comparire nelle prime pagine di un motore di ricerca? Bisogna capire come funzionano i motori di ricerca per poter ottimizzare un sito e questo lo sa chiunque crei siti internet. Un’agenzia come ElaMedia Group di realizzazione siti web a Roma, Milano, Napoli che sia non può prescindere dal sapere come funzionano i motori di ricerca.

L’ABC dei motori di ricerca

I motori di ricerca hanno 4 funzioni:

  • Scansione (crawling) del web;

  • Costruzione dell’indice,

  • Calcolo della rilevanza e dell’ordine dei risultati delle ricerche;

  • Presentazione dei risultati delle ricerche.

Scansione e indicizzazione

Per trovare un’informazione utile all’utente che cerca, occorre esplorare l’intera rete, ciò significa esplorare miliardi di documenti, pagine, notizie, video e altri media che contengano la parola chiave utilizzata dall’utente e in base a queste fornire le risposte che siano rilevanti ai fini della ricerca in modo rapido e soddisfacente. Per fare questi gli ingegneri dei motori di ricerca utilizzano i “crawler” o “spider”, cioè dei robot automatici in grado di passare in rassegna i miliardi di documenti possibili, analizzano i codici e li “archiviano” in monumentali data base allo scopo di poterli richiamare all’occorrenza. Tutto questo viene fatto nell’arco di pochi secondi, perché l’utente richiede una risposta rapida alla propria ricerca.

Quando i motori di ricerca setacciano i miliardi di informazioni devono poi restituire il risultato e ordinarli in base a un criterio di qualità o importanza. L’ottimizzazione dei un sito web ha lo scopo di “influenzare” questa scelta.

Il criterio di rilevanza

La rilevanza di un risultato non è data solo dalla presenza all’interno dei contenuti della parola chiave ricercata, ma da una serie di altri fattori – inclusa la popolarità di un sito – e che si avvale di una quantità di algoritmi per essere decodificati. Questi elementi che determinano l’ordine dei risultati si chiamano “ranking factors”.

Ciascun motore di ricerca “predilige” un fattore piuttosto che un altro. Per esempio, il motore di ricerca Yahoo! imposta i propri algoritmi e calcoli di rilevanza in base al numero di altri siti che linkano ad un dato sito, il contenuto delle pagine, gli indici aggiornati, i cambiamenti di algoritmo. Il motore di ricerca Bing, invece, predilige che i termini di ricerca compaiano nella parte visibile della pagina, le pagine di un sito web siano leggere e veloci da caricarsi, che vi sia almeno un link testuale statico. Gli ingegneri di Google, invece, sono più attenti al fenomeno del “cloaking”, cioè evitare di costruire pagine web ingannevoli con parole chiave che però rimandano a contenuti diversi da quelli desiderati dagli utenti, danno importanza al numero di link in una pagina e prediligono contenuti e pagine ricche di informazioni effettive.